Contributi a fondo perduto fino al 70% per le micro e piccole lombarde che adottano misure di sicurezza destinate alla “Fase 2”. Tazza: «Così si sostiene il sistema produttivo»
La Giunta regionale del 5 maggio ha approvato i criteri generali per la misura “Io riapro sicuro” destinato alle micro e piccole imprese lombarde.
BENEFICIARI
Il bando (che dovrebbe essere aperto dopo il 22 maggio 2020) è rivolto ai settori di:
- commercio al dettaglio
- pubblici esercizi (bar e ristoranti)
- artigianato
- manifatturiero
- edilizia
- aventi sede operativa o unità locale in Lombardia.
N.B. Sono ammesse le imprese la cui attività era tra quelle consentite, ma che hanno deciso di introdurre il lavoro agile per tutti i dipendenti; mentre sono escluse le attività consentite dai DPCM dell’11 marzo 2020, 22 marzo 2020 e dal Decreto Ministeriale 25 marzo 2020, nonché le imprese che, ai sensi dei DPCM 22 marzo e 10 aprile 2020, hanno esercitato in deroga.
COSA PREVEDE LA MISURA
La misura prevede la concessione di un contributo a fondo perduto fino al 60% delle spese ammesse per le piccole imprese e fino al 70% delle spese per le micro imprese. Il contributo è concesso nel limite massimo di 25.000 euro.
L’investimento minimo richiesto è pari a 2.000 euro.
SPESE AMMISSIBILI
sono considerate ammissibili le seguenti voci di spesa:
- macchinari e attrezzature per la sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali;
- apparecchi di purificazione dell’aria, anche portatili;
- interventi strutturali all’impianto di aerazione della struttura, solo se finalizzate al miglioramento della sicurezza sanitaria;
- interventi strutturali per il distanziamento sociale all’interno dei locali;
- estrutture temporanee e arredi finalizzati al distanziamento sociale all’interno e all’esterno dei locali d’esercizio (parafiato, separé, dehors ecc.);
- termoscanner e altri strumenti atti a misurare la temperatura corporea a distanza, anche con sistemi di rilevazione biometrica;
- strumenti e attrezzature di igienizzazione per i clienti/utenti, per i prodotti commercializzati (es. ozonizzatori o lampade UV per sanificare capi di abbigliamento) e per gli spazi che prevedono la presenza per un tempo superiore ai 15 minuti da parte dei diversi clienti/utenti (es. vaporizzatori per sanificare camerini, cabine estetiche, aule etc.), anche in coerenza con eventuali indicazioni delle Autorità Sanitarie;
- dispositivi di protezione individuale rischio infezione COVID- 19 (es. mascherine chirurgiche o filtranti, guanti in nitrile, occhiali, tute, cuffie, camici e altri DPI in conformità a quanto previsto dalle indicazioni della autorità sanitarie), nel limite di euro 1.000,00 per impresa.
- iservizi di sanificazione e disinfezione degli ambienti, nel limite di euro 2.000,00 per impresa;
- strumenti di comunicazione e informazione (cartellonistica, segnaletica);
- costi per tamponi per il personale dipendente o altri strumenti comunque suggeriti dal medico competente in conformità alle indicazioni dell’Autorità Sanitaria, tra cui eventuali test sierologici, nel limite massimo di euro 1.000,00 per impresa;
- attrezzature, software e/o strumenti relativi al monitoraggio e controllo dell’affollamento dei locali;
- spese di formazione sulla sicurezza sanitaria, sulle prescrizioni e sui protocolli da adottare nell’ambito dell’esercizio di attività anche in complementarietà con le iniziative che saranno attivate da altri soggetti pubblici come l’INAIL, nel limite di euro 2.000,00 per imprese.
Sono ammesse solo spese sostenute a far data dal 22 marzo 2020.
Per maggiori informazioni: https://www.lombardianotizie.online/fase2-io-riapro-sicuro/