I contenuti del decreto governativo: tematiche sono cruciali: garanzie statali al credito alle imprese, rinvio delle scadenze fiscali, nuovo golden power e proroga dei termini processuali. Il testo per intero
Il decreto imprese è in vigore e prevede le misure urgenti per le realtà produttive soprattutto in materia di liquidità, credito e garanzie dei prestiti. Secondo l’esecutivo dovrebbe smuovere almeno 400miliardi di finanziamenti.
Il testo licenziato dal governo Conte si compone di 43 articoli suddivisi in 6 capitoli. Le tematiche sono cruciali: garanzie statali al credito alle imprese, rinvio delle scadenze fiscali, nuovo golden power e proroga dei termini processuali.
Per professionisti, negozianti, autonomi e piccoli imprenditori (una misura valida per tutte le imprese fino a 499 dipendenti) sono disponibili subito 25mila euro garantiti al 100% e senza preventivi controlli sul merito del credito. Per i prestiti fino a 800mila euro la garanzia arriva al 100%: il 90% garantito dallo Stato e la controgaranzia del 10% dei Confidi. Per le richieste fino a 5 milioni la garanzia sarà al 90%. Per le altre imprese la garanzia arriverà da Sace e sarà compresa tra il 70 e il 90%. I prestiti per le Pmi dovranno essere restituiti in 6 anni. Ma niente dividendi. Scatta l’obbligo di destinare il finanziamento per costi del personale e investimenti di attività localizzate in Italia. Sace, che fa parte del gruppo Cdp, cambia la governance diventando più autonoma anche se dovrà rispondere al Ministero dell’Economia (Mef) in concerto con gli Affari Esteri (Mae).
I medici di famiglia dovranno garantire la reperibilità. Sbloccati gli incrementi contrattuali. Stop ai procedimenti civili e penali fino all’11 maggio. Per i processi amministrativi la proroga è al 3 maggio incluso. Nuovo Golden Power per proteggere le eccellenze del sistema produttivo nazionale. Si estenderà a nuovi settori: alimentare, finanziario e assicurativo fino alle imprese più piccole.
Nuovo stop ai versamenti di Iva e ritenute anche per aprile e maggio esteso a tutte le attività che abbiano subito perdite a marzo del 33% (entro i 50 milioni di ricavi) o del 50% (sopra i 50 milioni). Prevista una proroga di altri due mesi dello stop al versamento delle ritenute per autonomi e partite Iva con giro d’affari entro i 400mila euro. Una misura da 10 miliardi.
In sede di dichiarazione dei redditi chi fa l’autoliquidazione potrà versare acconti ridotti in base alle previsioni dell’andamento reale dei propri conti nel 2020 senza esporsi a sanzioni o multe se paga almeno l’80% di quanto poi sarà effettivamente dovuto. Non è necessario andare dal commercialista o al Caaf a consegnare la delega per la dichiarazione precompilata. Basta stamparla, firmarla e inviare la foto al professionista o, in alternativa, un video o un messaggio di posta elettronica con l’autorizzazione. Arriva l’estensione del credito d’imposta al 50% per la sanificazione degli ambienti di lavoro anche in rellazione a mascherine e protezioni. Si stabilisce il commissariamento per l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas).
GU_ Decreto liquidità