Il territorio cremonese compatto scrive a Governo e Regione Lombardia. Tazza: «Noi abbiamo le stesse necessità della zona rossa».
Ha partecipato anche Asvicom Cremona alla riunione dello scorso 2 marzo in Camera di Commercio a Cremona convocata d’urgenza in seguito all’emergenza epidemiologica da Covid -19 che sta colpendo in maniera preoccupante il nostro territorio.
Alla riunione erano presenti Istituzioni (Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore, Provincia e Camera di Commercio di Cremona), Parti sociali, Categorie Economiche e Ordini professionali di Cremona, oltre ai parlamentari nazionali ed europei e i consiglieri regionali del territorio.
«In maniera compatta e univoca abbiamo condiviso alcune richieste ritenute essenziali per il sistema economico e sociale del nostro territorio. Già il Decreto Ministeriale del 1 marzo, che reitera le misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza, stabilisce misure differenziate da adottare per le diverse zone del nostro Paese. La provincia di Cremona ha delle esigenze specifiche poiché attigua alla zona rossa» spiega Berlino Tazza, presidente di Asvicom che, parallelamente sta partecipando come presidente di Sistema Impresa Lombardia alla stesura delle richieste regionali al Governo Conte.
Di seguito si riportano le principali richieste:
- Che siano attuati interventi a favore del credito e della liquidità delle imprese e dei lavoratori autonomi. Si chiede che gli interventi di sospensione delle scadenze dei mutui siano estesi anche al nostro territorio. Gli stessi però devono necessariamente essere integrati con interventi a sostegno della liquidità a tassi agevolati e calmierati, per permettere di far fronte alle esigenze immediate.
- Che siano attuati interventi a favore del lavoro, utilizzando lo strumento del credito d’imposta. Gli interventi a favore dei lavoratori delle imprese e degli studi professionali vanno previsti anche per il nostro territorio con riferimento ai lavoratori in malattia e/o coinvolti da periodi di astensione del lavoro sin dall’inizio dell’emergenza. La Cassa integrazione in deroga va estesa anche alle micro imprese della nostra provincia, per tutti i lavoratori non coperti da alcuna forma di ammortizzatore sociale. Si chiede, in particolare, l’incremento del Fondo di integrazione salariale e del Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato (FSBA). Va costruito un quadro uniforme di tutele per le lavoratrici e i lavoratori indipendentemente dal settore di appartenenza, della dimensione dell’impresa e dalla tipologia del rapporto di lavoro. Va sostenuto il reddito di tutti i lavoratori, anche dei somministrati, di quelli con contratto a tempo determinato e di chi è impiegato in un appalto, affinchè l’attuale crisi sanitaria non si trasformi anche in una crisi sociale.
- Che siano attuati interventi a sostegno delle imprese e dei datori di lavoro, a cominciare da quelle del turismo e del commercio e dell’artigianato dei servizi che hanno subito le conseguenze della crisi per il venir meno delle prenotazioni e delle vendite di prodotti e/o servizi Si chiedono interventi a sostegno del reddito di queste imprese parametrati al calo del fatturato e degli ordini.
- Che siano attuati interventi a favore delle imprese e dei datori di lavoro, costrette a interrompere/ diminuire la produzione per disposizione dell’autorità sanitaria e/o perché i dipendenti sono soggetti a quarantena (o in isolamento domiciliare fiduciario) e/o per problemi logistici legati all’impossibilità di spedire o ricevere merci o di sdoganare merci vendute in Paesi terzi e per le imprese che devono garantire servizi essenziali o di continuità di cura.
- Che siano sospese/ prorogate le scadenze degli adempimenti civilistici, fiscali e previdenziali. Si chiede la sospensione anche per il nostro territorio dei termini di scadenza per le imprese e i lavoratori autonomi che hanno sede legale e/o operativa in provincia di Cremona e per i cittadini residenti. Si chiede la sospensione delle scadenze anche per le imprese, i lavoratori autonomi e i cittadini che hanno affidato la consulenza ad un intermediario (associazione di categoria o professionista) avente sede in provincia.
- Che vengano effettuate azioni a tutela del nostro export attuando azioni di sostegno alle nostre produzioni e di contrasto a possibili discriminazione dei nostri prodotti in base a timori privi di base scientifica (es. caso del grana padano).
- Che vengano attuati interventi puntuali a favore della nostra zootecnia e del nostro settore primario e delle imprese dell’artigianato.
- Che vengano adeguatamente sostenuti gli Enti pubblici sia dal punto di vista economico-finanziario sia normativo, anche sterilizzando gli impatti delle normative derivanti dall’applicazione delle agevolazioni. In particolare si chiede che non vengano sottratte risorse economiche agli Enti locali e che eventuali mancate entrate dovute all’emergenza siano ristorate dallo Stato.
Si allega:
Lettera del sindaco di Cremona Gianluca Galimberti al premier Conte e al governatore Fontana: Lettera accompagnamento_PresConsiglio_PresRL
Richiesta integrale siglata dai partecipanti con le richieste al Governo e a Regione Lombardia: Documento 2 marzo