Presentazione del libro La triade italiana di Giorgio Sturlese Tosi ieri sera in Sala Ricevimenti a Crema. L’evento è organizzato da Asvicom. Tazza: «Una tematica di stretta attualità che conosciamo poco e che merita di essere approfondita»
CREMA – Serata di stretta attualità ieri, lunedì 8 aprile, in Sala Ricevimenti del Comune di Crema. Giorgio Sturlese Tosi, cronista di nera e giudiziaria, inviato di Quarto Grado, intervistato dal giornalista cremasco Roberto Bettinelli, ha raccontato come la mafia cinese negli ultimi 20 anni si sia infiltrata in Italia e come si stia espandendo in tutta Europa. Interviste, fatti e indagini sono contenute nel suo ultimo libro, La Triade italiana. Come la malavita cinese sta conquistando l’Italia presentato proprio ieri sera nell’evento organizzato da Asvicom Cremona e patrocinato dal Comune di Crema.
«Benché i fatti di cronaca ci abbiano abituati ad avere qualche informazione in più sulle infiltrazioni malavitose straniere» ha introdotto Tosi «conosciamo ancora poco della criminalità organizzata cinese. È difficile intercettare e comprendere il complesso sistema della malavita cinese, anche per noi che lo facciamo di mestiere» aggiunge Tosi che, laureato in giurisprudenza, per dieci anni ha prestato servizio nella Polizia di Stato. «Chi indaga la criminalità cinese si trova, il più delle volte, al cospetto di eventi di difficile e problematica comprensione».
Tosi cerca di sintetizzare: «Per semplificare possiamo dire che esistono più livelli di reati legati alla criminalità organizzata cinese. Ci sono dei reati base, che sono quelli di cui spesso veniamo a conoscenza dai media – parliamo di estorsione, traffico e spaccio di stupefacenti, prostituzione e gioco d’azzardo – e poi ci sono una serie di reati più complessi che si collocano ad un livello superiore che, chiaramente sono legati anche ai primi, e che coinvolgono il mondo imprenditoriale e commerciale cinese, ma anche italiano ed europeo. Dietro ad attività all’apparenza perfettamente legali si nascondono evasione fiscale, riciclaggio, contraffazione. E ancora forme di criminalità estremamente complesse: banche clandestine e sistemi sanitari alternativi».
L’autore, incalzato da alcune domande di Bettinelli specifiche sul nostro territorio, ha specificato che anche la provincia di Cremona non è esente da fenomeni di questo genere, confermati anche dal vice questore Daniel Segre che ha promosso la serata ed individuato in Asvicom Cremona il partner con cui poter organizzare l’evento di approfondimento: «Anche in provincia di Cremona e di Mantova si parla di infiltrazioni, presenze mafiose che, benché non strutturate, ci devono far riflettere e tenere gli occhi aperti» ha specificato Tosi che nel libro tratta la grande operazione contro la criminalità cinese in Italia cominciata a Prato e che coinvolge mezza Europa, terminata con l’arresto di 33 persone tra cui Naizhong Zhang, ritenuto il “capo dei capi”.
«La criminalità organizzata cinese, spesso, trova l’appoggio dell’Occidente, di imprenditori e manager europei e italiani» ha chiuso Tosi. «Dobbiamo stare allerta, studiare, capire ed eventualmente impedire, ognuno con le proprie possibilità, che operazioni illecite possano perpetrare, come già sta accadendo, nei principali settori economici italiani».
L’introduzione di Fabiano Gerevini e l’intervento di Berlino Tazza, vertici di Asvicom Cremona hanno chiarito come sia compito anche delle associazioni di categoria promuovere eventi di questa natura, con la finalità di formare ed informare su tematiche che riguardano anche il mondo economico e produttivo.