«Il progetto alternativo della viabilità e sosta di Via Cadorna e di Via Enrico Martini nasce dalla volontà di garantire un maggior equilibrio tra residenti e commercianti» spiega Berlino Tazza, presidente di Asvicom Cremona.
«Raccolti gli appelli dei commercianti della zona, preoccupati soprattutto per l’eliminazione di molti parcheggi , 11 o 12 sui 40 esistenti, Asvicom ha ricercato una soluzione che contemplasse anche le necessità degli operatori, oltre che dei residenti della zona. Il nostro progetto alternativo prevede l’eliminazione della rotatoria ritenuta una soluzione non idonea perchè difficile da affrontare da mezzi pesanti e pensata con attraversamenti pedonali che la rendono pericolosa. Anziché la rotatoria, abbiamo preferito realizzare una soluzione viabilistica alternativa che garantisca la vivibilità ai residenti – dal momento che elimina l’attuale giro ad anello del traffico – la sicurezza dei pedoni e che mantenga gli attuali parcheggi di prossimità favorendo così la categoria dei commercianti. Tale progettualità preserva la continuità delle attività commerciali presenti in loco che svolgono una funzione sociale fondamentale per il quartiere».
Asvicom, alla presenza dell’Architetto Giorgio Sonzogni (estensore del progetto) ha presentato la proposta agli assessori Fabio Bergamaschi (urbanistica) e Matteo Gramignoli (commercio) che si sono però dimostrati impermeabili alle soluzioni proposte. «Sì, di fatto si sono resi disponibili all’incontro ma hanno tenuto la barra dritta sulla loro progettualità» aggiunge Tazza. «Bergamaschi ha anche sottolineato che il progetto del Comune è già in fase di assegnazione e potrebbe essere tardi riconsiderare soluzioni alternative. Poco è servito ricordare allo stesso Bergamaschi che Piazza Giovanni XXIII ha raggiunto l’equilibrio viabilistico solo quando sono intervenute le associazioni di categoria con la soluzione giusta poi realizzata. L’assessore Gramignoli, per quanto di sua competenza non ha ritenuto problematica l’eliminazione degli stalli.» chiude Tazza «ad una apparente apertura è seguita la totale indisponibilità a considerare altre soluzioni. Come è stato per Piazza Garibaldi. L’ennesima dimostrazione di come dialogo e sinergia siano solo slogan per questa amministrazione. E aggiungerei: ancora una volta a discapito del commercio di vicinato» chiude Tazza.
Dopo l’incontro con gli assessori, Asvicom ha comunque protocollato le tavole con le varie soluzioni alternative con la richiesta di un parere tecnico generale. Ora staremo a vedere se, almeno in questo caso, qualcosa si possa cambiare.