Associazione Sviluppo
Commercio, Turismo e Servizi
della Provincia di Cremona

15/07/2016 | news

Grande successo per l’evento promosso da Asvicom

Si è tenuto lo scorso 9 luglio, con grande successo di pubblico, l’evento “L’assedio di Crema: 1159 -1160, Federico Barbarossa concede la ricostruzione di Crema”, sostenuto da Sistema Impresa – Asvicom Cremona.
L’appuntamento, a ingresso libero, è stato promosso dal gruppo culturale Pagine di storia cremasca e Amici del museo, con il patrocinio del Comune di Crema.
A introdurre la serata Elda Zucchi, vice presidente “Amici del Museo”, presentatore Luigi Dossena, relatore don Giuseppe Degli Agosti, voci narranti: Emilia Peletti, Cesare Colosio, Imma Cantoni, Simonetta Facchinetti.

L’evento è stato accompagnato dalle armonie medievali di ‘El carro di Nick Paramo’ e da circa 200 immagini riguardanti “L’Assedio di Crema”.
Commenta il vice presidente di Sistema Impresa – Asvicom Cremona Fabiano Gerevini: «Per noi, come associazione operativa nel territorio è estremamente importante valorizzare e promuovere eventi culturali che ci riportino alle radici della nostra storia. È infatti la nostra storia a essere importante per capire le dinamiche anche commerciali e per stabilire nuove strategie per il futuro della nostra città».

«L’intento dell’evento era quello di raccontare il momento in cui il Barbarossa decide di ricostruire Crema  nel 1185 e gli anni successivi all’assedio» spiega Elda Zucchi, vice presidente “Amici del Museo” «L’idea, anziché un relatore unico, era di farne uno spettacolo corale per catturare al meglio l’attenzione del pubblico. Quindi si sono susseguiti l’intervento di don Giuseppe Degli Agosti, mentre Paolo De Micheli ha parlato degli strumenti antichi utilizzati all’epoca, c’è poi stato un intervallo musicale di ‘El carro di Nick Paramo’ e, infine, un vero e proprio racconto storico grazie a bravissime voci narranti.  Raccontare un pezzo di storia della città di Crema con queste modalità e con questo pathos è sicuramente il modo migliore per farlo proprio».