Associazione Sviluppo
Commercio, Turismo e Servizi
della Provincia di Cremona

04/08/2015 | news

Crema. La situazione del commercio in estate

Come sta andando il commercio durante i saldi? Quali le politiche commerciali deglòi addetti ai lavori per il mese di agosto?
Abbiamo voluto effettuare un test  sui commercianti di Crema, del centro storico ma non solo. Nella nostra piccola inchiesta abbiamo tenuto conto di tutte le categorie merceologiche soggette ai saldi: abbigliamento donna / uomo /bambino /calzature/ accessori /pelletteria
 
Ecco quanto è emerso:
 
 
Mese di agosto
La maggior parte dei commercianti , a differenza di altri anni, terrà aperto per tutto il mese di agosto. Le ragioni sono prioritariamente due:
il cambio di abitudine dei consumatori che non fanno più le ferie ad agosto ma per brevi periodi e nell’arco di tutto l’anno;
poiché la stagione non è andata come preventivato e quindi si cerca di recuperare nel mese di agosto.
Solo qualcuno chiuderà il 15 e 16 agosto.
 
 
Politica commerciale estiva adottata
La politica commerciale da tutti è auspicata è quella di ritualizzare il calendario di aperture e chiusure:
eventi ad hoc (che sono 4/5 l’anno) organizzandosi e tenendo  tutti aperto;
giovedì sera d’estate negozi aperti dovrebbe diventare un’abitudine consolidata;
 
 
Effetti di eventi legati ad Expo organizzatei dall’amministrazione
Nessun effetto positivo evidente. Leggero aumento delle presenze nel primo periodo ma nulla di significativo.
 
 
Andamento vendite stagione e andamento vendite saldi.
Salvo qualche raro caso, la situazione vendite si mantiene critica. La stagione non è andata bene e i saldi, incominciati troppo presto, non hanno prodotto grandi risultati.
La maggior parte dei commercianti per recuperare le mancate vendite della stagione hanno dovuto ribassare da subito le percentuali di sconto. Partire con il 40-50% di saldo significa non guadagnare ma semplicemente cercare di stare a galla commentano la maggior parte di loro.
I saldi si riconfermano essere l’unico momento di vendita.
 
 
Andamento generale del commercio locale (in termini di aperture/incassi/turnover)
Nessuna rilevante inversione di tendenza: nel centro storico continua incessantemente il fenomeno turnover mentre nelle periferie sono maggiori le chiusure.
 
 
Commento del presidente Tazza:
«È evidente che il commercio continua a vivere in affanno. Benché qualche segnale positivo di carattere macroeconomico dia una prospettiva di respiro, i consumi ancora stentano a ripartire e a pagarne le conseguenze sono proprio i commercianti. La nostra Provincia, allineandosi alle realtà limitrofe, sta accusando l’ultimo colpo di coda di questa incessante crisi economica. Noto con particolare interesse che gli addetti ai lavori, costretti dalle condizioni economiche poco favorevoli, stanno modificando in parte le loro politiche commerciali: cambiano orari di apertura/chiusura, cambiano chiusure feriali, partecipano ai vari eventi che organizziamo per vivacizzare il centro e attrarre visitatori. Il periodo di difficoltà, da questo punto di vista, ha obbligato a osservare meglio la realtà e a prendere atto delle abitudini che cambiano incessantemente. Il commercio stesso è in continua mutazione».