Associazione Sviluppo
Commercio, Turismo e Servizi
della Provincia di Cremona

11/06/2015 | news

Pandino. La reazione di Asvicom dopo l’approvazione della variante al PGT

Dopo l’approvazione della variante al PGT di Pandino, avvenuta nell’acceso consiglio comunale di lunedì 8 giugno 2015, e che di fatto permette l’insediamento di una nuova media struttura di vendita a ridosso del centro, è bufera  e malcontento generale: da parte delle minoranze – che hanno espresso parere contrario in quella sede  – dei commercianti e delle associazioni di categoria.
 
«Ritengo inappropriato l’atteggiamento dell’amministrazione comunale sia nei nostri riguardi, sia nei riguardi degli operatori locali e di  tutti coloro che, nei termini e modi previsti dalla legge hanno presentato osservazioni alla variante al Pgt» ha esordito il presidente di Asvicom Berlino Tazza. «Per quanto ci riguarda, delle 27 osservazioni alla variante presentate da Asvicom, frutto del serio lavoro svolto dal tavolo tecnico costituito ad hoc, 23 non sono state prese in considerazione mentre le 4 lette che chiedevano di soprassedere all’adozione della variante sono state liquidate in pochi secondi».
 
Tazza spiega come da mesi l’associazione si stia dedicando alla questione, tanto che ha costituito un tavolo tecnico composto da urbanisti, architetti, paesaggisti e operatori commerciali al fine di presentare osservazioni alla variante pertinenti sia di natura tecnica che di natura socio economica. Asvicom lo aveva comunicato pure in una conferenza stampa a marzo a cui erano stati invitati anche i commercianti, annunciando di voler portare avanti la questione perché troppo determinante per il futuro e la sopravvivenza degli operatori di Pandino Borgo vivo.
L’assessore Carla Bertazzoli, addirittura, durante il consiglio per avvalorare la scelta della Giunta, avrebbe affermato come il nuovo supermercato non sarebbe in concorrenza con i negozi di vicinato ma che piuttosto porterebbe più gente in Paese che quindi farà anche più acquisti e consumazioni in centro.
 
«La superficialità dell’amministrazione ci ha sconcertati» continua Tazza.  «L’amministrazione, oltre a non tenere in considerazione le necessità dei commercianti di Pandino, si fonda anche su dichiarazioni discutibili. L’assessore al Bilancio Marco Cirilli avrebbe detto di aver trovato un compromesso con Asvicom e Confcommercio per fare in modo che la media struttura fosse compatibile con la realtà commerciale già esistente in paese. In realtà in quell’incontro l’amministrazione aveva semplicemente spiegato la ratio della sua scelta in virtù della quale Asvicom aveva ribadito seccamente la sua contrarietà, formalizzata anche in un documento che 2 giorni dopo ho personalmente indirizzato al sindaco. Piuttosto siamo stati noi a proporre un tavolo tecnico al fine di studiare delle soluzioni che potessero andare incontro alle necessità del comune senza intaccare il commercio cittadino. Già perché il rischio è proprio quello di  andare ad affossare l’identità costruita con fatica del Borgo vivo. Di certo la partita di Asvicom non finisce qui».