«Dissennata la scelta dell’amministrazione comunale di Pandino che, con la variante al PGT, rende possibile la costruzione di nuove medie strutture di vendita in territorio comunale».
Ha aperto con queste parole il presidente di Asvicom Berlino Tazza la conferenza stampa di ieri, mercoledì 1 aprile, tenutasi nel primo pomeriggio al ristorante Ad Convivium di via De Gasperi a Pandino e gremita di giornalisti – erano presenti tutte le testate locali – e di un folto gruppo di commercianti.
«Folle perché la variante non tiene concretamente conto del tessuto socio economico locale, delle problematiche che creerebbe ai comparti maggiormente rappresentativi – commercio, servizi e artigianato – e della vera ricchezza di Pandino: il Borgo che ha il suo epicentro nel castello visconteo e attorno cui si sviluppa tutto il centro commerciale naturale».
Tazza, al tavolo con il vice presidente Fabiano Gerevini, dopo aver riassunto le osservazioni che Asvicom ha presentato alla Variante all’amministrazione comunale (con ben 25 quesiti) ha spiegato l’intenzione dell’associazione nell’andare fino in fondo alla vicenda, con tutte le armi a disposizione: «Sarà l’amministrazione a fare la scelta finale, anche se non saremo d’accordo, ma il nostro ruolo è quello di tutelare il comparto che rappresentiamo e far valere fino in fondo le loro istanze. É inaccettabile pensare che possano essere edificate altre medie strutture di vendita in questo territorio. Faremo ciò che è in nostro potere per contrastare l’intenzione contenuta nella modifica alla variante. Chiediamo anzitutto un incontro faccia a faccia con sindaco e assessori di riferimento, risposte puntuali a ognuno dei 25 quesiti che abbiamo posto e che riferiremo ai commercianti e, se necessario, siamo sin d’ora a disposizione per predisporre azioni di protesta dei commercianti».
Durante la conferenza, Asvicom ha fatto avere alla stampa e ai commercianti intervenuti un documento riassuntivo dell’accaduto nei mesi precedenti (descrizione avvenimenti, rassegna stampa, posizione dei commercianti, e una sintesi delle osservazioni di Asvicom, protocollate in comune in data 20 marzo 2015 – documento in allegato).
Nel documento era contenuta anche una lettera del Presidente ai commercianti che riassume le ragioni che hanno spinto l’associazione a fiancheggiare i commercianti contrari alla variante e che riportiamo in maniera integrale:
Carissimi commercianti,
Asvicom manifesta seria preoccupazione per la volontà espressa dall’amministrazione comunale di Pandino nel documento di variante al PgT che rende possibile l’insediamento di medie strutture di vendita alimentari e non alimentari prossime al centro storico.
In contrapposizione a questa idea di sviluppo del territorio di Pandino, Asvicom ritiene fondamentale salvaguardare e sviluppare il commercio di vicinato che svolge un ruolo di primaria importanza per lo sviluppo del sistema economico locale ed è un efficace fattore di aggregazione capace di attivare significative dinamiche sociali e culturali. In virtù di tali ragioni, Asvicom si è opposta concretamente alla proposta di variante al PGT protocollando, secondo i termini di legge, 4 diversi documenti contenenti le nostre osservazioni tecniche e socio economiche a cui l’amministrazione dovrà rispondere.
Asvicom da anni sostiene l’idea di una Pandino dall’identità definita quale “Borgo Vivo”. Questa progettualità lungimirante è basata proprio sulla valorizzazione del Castello Visconteo e del suo centro storico, quale Centro Commerciale Naturale progetto che, tra l’altro, sarebbe dovuto essere sviluppato e tutelato dall’amministrazione comunale anche attraverso il Distretto Diffuso del Commercio Visconteo.
Il borgo di Pandino, infatti, agevolato dalla morfologia urbana, dal patrimonio artistico –culturale di cui il castello visconteo è simbolo e dalle radicate tradizioni popolari, che si esplicano in sagre e fiere ben definite in un calendario annuale, si presenta proprio come un centro dalla vocazione turistica.
Ad oggi il mix-commerciale di esercizi di vicinato, pubblici esercizi, attività di servizio e medie strutture esistenti, soddisfa la domanda espressa dagli utenti ed è preparata ad accogliere eventuali visitatori esterni. In modo particolare ristoratori e pubblici esercizi, oltre ad assicurare un livello di servizio esteso lungo tutto l’arco della giornata, garantiscono sicurezza lungo le strade del centro e attrattività diversificata per utenze e per tipologie di servizio offerto.
L’insediamento di medie strutture di vendita non è giustificata da necessità espresse dal territorio anzi minerebbe un equilibrio socio economico costruito faticosamente negli anni da voi commercianti.
Non solo: la maggior parte di voi operatori sarebbe costretto a modificare le proprie abitudini professionali per competere con la grande distribuzione che, come è ormai noto, sfrutta il week end come maggiore momento di attrattività.
Nuove medie strutture di vendita modificherebbero anche l’impatto estetico del paese a favore di un decentramento delle presenze, così come cambierebbe la tipologia del visitatore attratto.
Perché l’amministrazione invece non punta sulla costruzione di una identità sempre più distintiva di Pandino come Borgo Storico?
Perché l’amministrazione piuttosto non investe sul Centro Storico per caratterizzarlo e renderlo sempre più una meta attrattiva per un turismo tematico?
Perché l’amministrazione non sfrutta appieno le enormi potenzialità del Distretto Diffuso del Commercio Visconteo?
Asvicom, già membro del Distretto Urbano del Commercio di Crema, Cremona e Casalmaggiore, ha avuto modo di confrontarsi più volte con le amministrazioni per implementare progettualità volte alla creazione di definite identità territoriali. Il distretto Visconteo dovrebbe lavorare in questa direzione con grande determinazione.
Non permettete che i risultati raggiunti con fatica negli anni per costruire un Borgo autonomo dalle enormi potenzialità di sviluppo, vengano vanificati da scelte irresponsabili, e contradditorie che minano il benessere di Pandino.
Il futuro dei vostri figli sarà condizionato dall’impegno che avremo messo, tutti insieme, nel costruire l’identità di Pandino che vogliamo sia il luogo in cui le nuove generazioni potranno crescere, lavorare, investire e costruirsi una famiglia.
Le scelte immaginate per voi da questa amministrazione non vanno purtroppo in questa direzione.
Il Presidente
Berlino Tazza