BIT 2015 – Enogastronomia, arte e cultura. Sono questi i cluster con cui il territorio provinciale si presenta alla platea del turismo internazionale. Temi trainanti, ai quali si aggiungono – come ha sottolineato il Presidente di Asvicom, Berlino Tazza: «molte altre peculiarità che rendono ancor più appetibile il nostro territorio all’estero: i percorsi fluviali, le città castellate, le eccellenze agroalimentari, solo per citarne alcuni».
Sistema Commercio e Impresa- Asvicom Cremona è tra i partner che hanno reso possibile la partecipazione con uno stand della provincia di Cremona alla Bit2015, insieme alla Camera di Commercio, all’amministrazione provinciale, alle tre principali amministrazioni comunali del territorio (Cremona, Crema e Casalmaggiore) e ad altre associazioni di categoria. All’inaugurazione della Bit del 12 febbraio 2015 era presente una delegazione del sistema associativo Asvicom: oltre a Tazza, presidente dell’associazione, erano presenti Umberto Pirelli, presidente del confidi Fidicom e Fabiano Gerevini, vice presidente di Asvicom e neo presidente di Strade del Gusto Cremonese.
La presenza del territorio alla BIT è fondamentale. Quali vantaggi possono trarre le nostre imprese da questo evento di risonanza internazionale?
La BIT pone l’offerta turistica mondiale all’attenzione di operatori turistici professionali di tutto il mondo, quindi rappresenta senz’altro un’occasione di visibilità importante. Lo stand del nostro territorio Provinciale – ospitato all’interno dell’area di Regione Lombardia – ha messo in mostra gli elementi peculiari della nostra identità turistica: la cultura artigian – musicale, l’agroalimentare e il patrimonio enogastronomico, l’arte, ma anche tutti quei pacchetti di incoming che tanto piacciono ai turisti di settore come ad esempio le vie ciclopedonali, i percorsi fluviali, le città castellate e gli eventi. L’Ortolano, la famosa natura morta dell’Arcimboldo, è stato scelto come simbolo di riconoscibilità nel mondo quasi a sintetizzare le principali caratteristiche delle provincia.
Questa definita identità territoriale – a cui lavorano quotidianamente istituzioni e enti – se dovesse far breccia negli intermediari presenti in fiera, che a loro volta potranno raccomandarla come destinazione e influenzare i turisti loro clienti, allora ne deriverebbe un immediato vantaggio per le imprese che avrebbero un ritorno in termini di presenza di visitatori. In effetti, sono propri gli imprenditori, gli operatori commerciali, gli albergatori e i ristoratori a creare l’effettivo pacchetto finale.
Bit 2015 e Expo alle porte, doppia opportunità per il nostro territorio. Cosa c’è in gioco?
La Bit 2015 e l’Esposizione Universale sono strettamente legate. La stessa Bit ha scommesso sull’Expo per cui si attendono venti milioni di visitatori che bisognerà sapersi conquistare. Abbiamo una carta da giocare ogni cento anni, l’ultima Esposizione Universale a Milano risale al 1906 e aveva come tema i trasporti. Ieri abbiamo visitato lo stand di Expo, proprio nel cuore dello Spazio Regione Lombardia e si respira un clima di forte aspettativa. Expo sarà un’opportunità di mettersi in mostra unica, anche per il nostro territorio, ma in linea più generale per la Lombardia e per l’Italia.
Quali progetti il nostro territorio ha costruito nello specifico per Expo 2015?
Le città di Crema, Cremona e Casalmaggiore ospiteranno un programma straordinario di corsi di formazione internazionali, della durata di 3-5 giorni e in lingua inglese, indirizzati a professionisti che hanno uno specifico interesse verso le tematiche principali dell’Esposizione Universale, quali agricoltura e cibo sostenibili, pratiche innovative in agricoltura e zootecnia e sicurezza alimentare. Il programma denominato CEEP – Cremona Executive Education Program – rappresenta un’esperienza formativa assolutamente unica, poiché include sessioni di lezioni frontali in aula e visite guidate alle principali eccellenze del settore agro-alimentare presenti sul territorio. All’interno della settimana di corso è in programma anche una visita di un’intera giornata a EXPO Milano 2015. Sistema Commercio e Impresa- Asvicom Cremona è partner del Progetto CEEP e membro dell’ATS che ha ideato il programma.
L’obiettivo, rivolgendosi ad un pubblico alto e specializzato, è proprio quello di portare visitatori nelle nostre città, proporgli – oltre alle tematiche specifiche – una visione globale e turistica del territorio. É un modo di creare una reputazione definita alla nostra provincia, che ha tanto da offrire ma anche tanto bisogno di farsi conoscere.
Expo 2015 è un’occasione che dobbiamo saper cogliere consapevoli che i buoni frutti non verranno raccolti nell’immediato futuro, ma più in là nel tempo.
Il turismo potrebbe rappresentare il traino per uscire da questo momento di stallo, anche per il nostro territorio?
Senz’altro il potenziale del territorio provinciale è notevole. Bit e Expo hanno l’indubbio vantaggio di poter rappresentare agli occhi del mondo il meglio dell’offerta turistica. E noi ci saremo.
Resto convinto del fatto che il turismo possa fare da traino per uscire dalla crisi, tuttavia bisogna constatare con concretezza che resta ancora molto da fare. È necessario che tutti gli attori in campo sul tema, dagli operatori veri e propri alle forze politiche, alle associazioni di categoria convergano nello sforzo comune e condiviso di rilanciare l’immagine della nostra provincia come metà privilegiata del turismo mondiale. Fare sistema intorno a Bit e Expo è stato fondamentale. Purtroppo, come spesso accade, non tutti i sistemi associativi hanno sposato questa filosofia.
Cosa si sente di suggerire agli imprenditori associati che hanno scommesso su questi due grandi eventi?
Ottimismo e aspettative sono alte da parte di tutti: non solo dagli addetti ai lavori che noi rappresentiamo, ma anche da parte di Governo, Istituzioni, forze politiche in generale.
Ciò che mi sento di suggerire, agli imprenditori e – in termini più inclusivi – al mondo politico ed economico è di spendersi affinché il sipario non cali a ottobre 2015: continuiamo a investire in politiche pubbliche a favore dello sviluppo turistico – dal miglioramento delle infrastrutture e dei mezzi di trasporto alle risorse da destinare alla manutenzione ordinaria delle strutture artistico-culturali; facciamo tesoro della lezione sulla capacità ricettiva e sulla cultura dell’accoglienza; raccogliamo l’energia creativa che abbiamo investito per Expo e utilizziamola per costruire insieme il futuro del nostro territorio. Insomma sfruttiamo Bit e Expo come tappa intermedia per rilanciarci, ma non vediamoli come traguardo. Abbiamo solcato una strada che va perseguita senza indugio.