Associazione Sviluppo
Commercio, Turismo e Servizi
della Provincia di Cremona

29/12/2014 | news

Provincia. Andamento vendite Natale 2014

Natale dimesso per la maggior parte della provincia.
A dirlo non sono solo i consumatori – circa il 70 % degli cremonesi e dei cremaschi avevano gia messo in cantiere un Natale contenuto, anche se quasi il 90%  ha comunque fatto regali e acquisti – ma sono soprattutto i commercianti.
Calo del 10% circa per quasi tutte le categorie merceologiche sia a Crema che a Cremona. Il segno negativo vale soprattutto per abbigliamento, pelletteria, calzature. Tengono invece gioielleria, tecnologia, oggettistica e alimentari.
 
A onore del vero, ci sono anche dei commercianti che non si lamentano e che si dicono soddisfatti.  
«Il calo delle vendite era prevedibile e previsto» spiega Berlino Tazza presidente di Sistema Commercio e Impresa Asvicom Cremona. «Il potere d’acquisto delle famiglie  è crollato, non si poteva di certo pensare che il Natale 2014 fosse tanto diverso rispetto allo scorso anno. Le tasse sono cresciute il doppio dei redditi tra il 1995 e il 2013 e il prelievo fiscale medio sulle famiglie è aumentato del 40%. Una situazione che di certo non ha contribuito a invertire la discesa dei consumi». E continua il presidente Tazza: «Cremonesi e cremaschi non hanno peró rinunciato al piccolo cadeau e ció ha comportato, per alcune categorie mercelogiche, un inaspettato andamento positivo. L ‘Asvicom, per Crema, ha attivato un concorso per rendere il centro storico e i suoi negozi ancor più appetibili. Con #cercalamagia qualche regalino in più è stato fatto, vista la possibilitá di partecipare all’estrazione finale che mette in palio ricchi premi, quantomeno il concorso é stato pensato allo scopo di incrementare le vendite nei negozi aderenti e a rendere piú appetibile l¢acquisto. I passacrema, su cui poter effettuare il timbro- acquisto, stanno andando a ruba e i commercianti stanno continuando a distribuirne. Il concorso è valido fino al 5 gennaio».
 
E conclude Tazza: «Si avvicinano i saldi che rappresentano un occasione in più per i commercianti di fare business. L’anticipo di due giorni non cambierà le sorti delle vendite, rappresenta però un’ opportunità che era giusti dare ai commercianti. Ciò che fa riflettere é che, ormai da qualche anno, i saldi si sono trasformati nel momento ²clou² delle vendite. Non dovrebbe essere così. I ribassi dovrebbero rappresentare per i commercianti il momento in cui esaurire i capi della stagione che non sono ancora stati veduti, non l’unica vera occasione di vendita. Significa che qualcosa non sta funzionando. Come più volte ribadito, il calendario dei saldi andrebbe ripensato, a maggior ragione in un momento economico come quello che stiamo vivendo».