Apertura di nuovi esercizi pubblici? I dubbi sulla variante al Pgt di Pandino

Desta numerosi dubbi e diverse polemiche la proposta di Variante al Piano di Governo del Territorio del Comune di Pandino, presentata ieri dal sindaco Donato Dolini, dal geometra Tersilio Tonelli e dall’assessore all’Urbanistica Fabio Fornoni presso la sala Consiliare del Comune, di fronte a un numero esiguo di cittadini e parti economiche. La Variante, ancora passibile di modifiche, prenderà in considerazione le eventuali osservazioni prima della pubblicazione ufficiale fra febbraio e marzo.
 
I dubbi dei gestori di attività commerciali
 
“Il problema” afferma Barbara Mariani, gestore del Bar Mariani nel centro pandinese e referente del Comitato Commercianti del Comune di Pandino “è che l’amministrazione comunale ha già deciso di approvare il PGT così come è. Non vogliono tenere conto di quello che i gestori di pubblici uffici pensano in merito a quelle modifiche che, altro non fanno, se non agevolare una liberalizzazione di fatto. Un commerciante, infatti, sa che liberalizzare vuol dire andare contro il sistema commerciale: ci sono già tanti bar a Pandino, per questo vorremmo che venisse mantenuta una restrizione sulle aperture di nuovi esercizi pubblici. Nel comune ci sono 22 esercizi, il lavoro non sta andando bene e la nascita di un altro locale andrebbe a intaccare gli altri.”
“Un altro dubbio sorge fra noi gestori e titolari” prosegue Barbara “se il vecchio Prg (Piano Regolatore Generale) era relativo a un periodo più roseo rispetto a quello attuale di crisi economica drammatica, che bisogno c’è di aprire nuovi esercizi? Le nostre richieste ruotano intorno al fatto che Pandino non è un centro in grado di portare mercato, perché non ci sono imprese, attività o scuole di un certo tipo.”
 
Alcuni dettagli sulla Variante al Pgt
 
Il quadro generale della Variante al Pgt prevede alcuni interventi importanti, visionabili sul sito del Comune di Pandino – www.comune.pandino.cr.it.
Nello specifico le modifiche più significative introdotte dalla Variante riguardano la trasformazione di Viale Europa Sud, dove al posto del cinema, è prevista la possibilità di insediare medie strutture di vendita.
Per quanto riguarda le aree commerciali si consente ai centri e alle nuove attività un ampliamento fino a 1500 m², anche nei piani superiori. Sono state modificate le Norme Tecniche per incrementare le altezze massime consentite, comprese tra i 50 cm e i 2 metri.
È stato inoltre modificato l’articolo su nuovi esercizi pubblici e sale gioco fuori dal centro storico. Per gli esercizi pubblici la dotazione minima di superficie da destinare a spazi pubblici è il 150% della superficie lorda edificabile. Per le sale gioco la dotazione minima è, invece, pari al 200% della superficie lorda edificabile non monetizzabile.
Per le destinazioni produttive, industriali, artigianali il 20 % delle superficie lorda edificabile può essere inserita come dotazione minima di superficie da destinare a spazi pubblici o attrezzature pubbliche, mentre per le aree produttive di artigianato di servizio si tratta del 75% della superficie lorda edificabile.
Zucchi: Necessario discutere le numerose osservazioni 
Il Pgt che verrebbe approvato i primi di marzo presenta diversi punti critici, soprattutto per quanto riguarda il settore dei servizi, che insieme a quello del Commercio rappresenta il 50% delle attività. Le imprese artigianali produttive rappresentano una quota importante di attività, il 20% circa.
Il segretario generale di Sistema Commercio e Impresa – Asvicom Cremona, Enrico Zucchi,  difende la categoria “I pubblici esercizi, in primis i bar e i ristoranti del centro storico, chiedono di essere messi nelle condizioni più adeguate per lavorare e sollevare il proprio bilancio. In molti sono contrari alla liberalizzazione, che questa variante di fatto comporterebbe, dal momento che si verrebbe a creare una competitività fin troppo agguerrita a discapito della qualità da sempre caratteristica fondamentale. Rivendichiamo il ruolo istituzionale dell’associazione e quindi auspichiamo che il Sindaco ci riceva per discutere le numerose osservazioni che intendiamo avanzare nei prossimi giorni.”