Associazione Sviluppo
Commercio, Turismo e Servizi
della Provincia di Cremona

03/01/2014 | news

Saldi inverno 2014

«Ci auguriamo che l’appuntamento con i saldi invernali 2014 possa risollevare gli umori dei commercianti che, dopo il Natale poco fortunato, si preparano ad accogliere un maggior numero di consumatori. Tuttavia, i dati a nostra disposizione non lasciano presagire la grande “abbuffata” che tanto ci si attende» commenta Berlino Tazza, presidente di Sistema Commercio e Impresa – Asvicom Cremona.
 
L’ANDAMENTO DEL COMMERCIO DURANTE LE FESTIVITA’
Durante il mese di dicembre, l’Istat misurava un tasso d’inflazione pari allo 0,7%, lo stesso livello di novembre. S
u base mensile, invece, i prezzi erano saliti dello 0,2%, soprattutto sui prodotti alimentari.
Questi dati, sommati allo scarso potere di acquisto delle famiglie, non hanno fato registrare le vendite sperate ai commercianti per le festività. Proprio questo risparmio da parte dei consumatori, però, lascia presagire il successo dei saldi.
In realtà quasi l’80% dei negozianti dei centri storici della provincia avevano applicato una percentuale di sconto in occasione dello shopping natalizio.
 
LE PREVISIONI
Le proiezioni sull’andamento dei saldi dell’inverno 2014 non sono così brillanti. Solo il 37% dei cittadini si recherà a fare acquisti in occasione dei ribassi e la spesa media stimata a famiglia si aggira intorno alle 150/200 euro.
Pare, pertanto, che la crisi non risparmi nemmeno la stagione dei saldi.
 
TENDENZE
I consumatori indirizzeranno la spesa soprattutto su abbigliamento e calzature. Gettonati soprattutto i capi spalla, gli stivali e le borse.
Il budget ridotto spingerà i cittadini a privilegiare la qualità che dura nel tempo piuttosto che la quantità. Già nei grandi centri urbani, in occasione dello shopping natalizio, c’è stato un ritorno alle botteghe di una volta. Quindi – conclude Tazza – se per un verso i piccoli commercianti stanno vivendo momenti di grande tensione poiché duramente colpiti dalla crisi economica, d’altro canto potrebbero ottimizzare la spesa a favore di questa tendenze del ritorno all’antico.
Perciò, consiglio loro di valorizzare i prodotti di qualità includendo nel prezzo ribassato servizi, alta professionalità e trasparenza.