DATI NAZIONALI
Secondo le ultime stime 6 italiani su 10 spenderanno meno dell’anno scorso per i regali da mettere sotto l’albero e faranno registrare un calo del 7,5%.
Il budget medio nazionale di spesa sarà di 170 euro a famiglia.
Gli italiani con un budget superiore a 300 euro sono solo il 5%.
Circa il 63% ha dichiarato di spendere fra i 100 e i 300 euro in tutto.
CATEGORIE MERCEOLOGICHE
A essere privilegiati sono gli acquisti legati ai generi alimentari.
Pressoché invariate le spese per il pranzo e cenone natalizio, anche se con qualche limitazione.
A seguire le spese per giocattoli e abbigliamento.
In particolare l’abbigliamento copre il 47,2 % degli acquisti, in calo di circa 5 punti percentuali, come le calzature – dal 14,1 % del 2012 al 12,9 di quest’anno.
L’unica controtendenza i prodotti per la cura della persona, che segnano un aumento del 5%.
LA FIDUCIA
Benché i consumi appaiano in calo rispetto allo scorso anno, la fiducia delle imprese del commercio, ci fa sapere l’Istat, torna a salire: a Novembre 2013 sale da 89,4% di ottobre a 90,7%.
PROVINCIA DI CREMONA
BILANCIO 2013 – TERZO TRIMESTRE
Al 30 settembre 2013 il commercio e il turismo in provincia di Cremona registrano dati insoddisfacenti. Il terziario in provincia di Cremona presenta 15.006 esercizi attivi tra commercio (6.407), turismo (1.774) e servizi (6.825).
Di queste 990 risultavano essere nuove iscritte, di cui 263 appartenenti al commercio, 97 al turismo e ben 630 ai servizi.
Risultano invece essere 834 le cessate. Apparentemente il saldo è positivo nel rapporto tra coloro che aprono le attività rispetto a coloro che si vedono costretti ad uscire dal mercato. Bisogna però considerare che il turn over veloce non è sempre sinonimo di vivacità ma spesso di instabilità imprenditoriale; inoltre se il saldo è positivo nel complesso non significa che sia positivo per tutti i settori. Infatti il saldo risulta negativo proprio per il commercio al dettaglio (iscritte 111 e cessate 207 = -96) e il turismo (97 iscritte contro le 117 cessate = -20). Sono le attività di servizio in generale, attività di supporto, studi professionali, attività ausiliarie e di noleggio ad avere un saldo positivo.
È comunque possibile fare qualche valutazione oggettiva: il reddito disponibile delle famiglie è ancora basso e i consumi faticano a ripartire se il potere di acquisto resta limitato.
PREVISIONE NATALE 2013
Tuttavia le previsioni ci dicono che anche i cremaschi non rinunciano al rito del regalo, semmai ridurranno la spesa. Secondo le anticipazioni si stima, infatti, un importo di circa 120 euro a nucleo famigliare da destinare allo shopping natalizio, contro i 140 euro dello scorso anno.
COMMENTO DEL PRESIDENTE TAZZA
«Anche quest’anno, dunque, si prospetta una riduzione delle spese natalizie» sottolinea Berlino Tazza, presidente di Sistema Commercio e Impresa – Asvicom Cremona. «Le famiglie, anche nel nostro territorio, scelgono il risparmio anche se non rinunciano al simbolico e tradizionale regalo di Natale. Viene posta particolare attenzione alla tipologia di spesa, qualsiasi sia il genere merceologico. Ad esempio, anche per i generi alimentari, categoria tradizionalmente presa d’assalto nel periodo delle feste, la selezione è sempre più oculata. Basti pensare che il 53 % dei consumatori gira negozi e centri commerciali alla costante ricerca di sconti, promozioni e offerte speciali».
E chiude il presidente:
«L’auspicio che ci sentiamo di esprimere è che il clima di fiducia continui a crescere anche per il 2014, anno in cui è prevista, seppur in termini minimi, la tanto auspicata ripresa. Ci auguriamo pertanto che il Natale alla porte, possa risollevare l’andamento del comparto del commercio sempre sotto stress».