Si è tenuta venerdì 28 gennaio 2011 la presentazione della sede Asvicom Cremona in città, nel prestigioso Palazzo Bodini di via Beltrami 16. L’Associazione, già presente a Crema in via Olivetti 17, ufficializzerà a fine febbraio il suo “ingresso” con una cerimonia inaugurale alla presenza delle autorità religiose, politiche, militari, sindacali ed istituzionali. Berlino Tazza e Enrico Zucchi, rispettivamente Presidente e Segretario di Asvicom Cremona, hanno colto l’occasione per delineare le linee guida dell’attività associativa: «L’apertura della sede cremonese ha lo scopo di consolidare la presenza dell’associazione su tutto il territorio provinciale con particolare riferimento all’area casalasca e cremonese. Il suo ruolo è quello di calarsi nel territorio, di capire e conoscere la realtà locale e di collaborare con le Istituzioni e gli enti preposti al fine di conseguire la propria mission» ha introdotto Zucchi. Tazza ha poi delineato le concrete linee guida del sostegno alle imprese, presentando il progetto Asvicom2020: «Asvicom 2020, il progetto associativo lungimirante che si rifà alle direttive europee per accrescere l’economia e il substrato culturale e sociale del nostro paese, sarà il tracciato da seguire in questi anni. Asvicom 2020 ha tre priorità da perseguire e raggiungere entro il 2020: crescita intelligente, che mira a sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione; crescita sostenibile, che mira a promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva; crescita inclusiva, che mira a promuovere un’economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale. Queste priorità» ha sottolineato Tazza «sono attuabili solo ordinando obiettivi concreti da realizzare tra i quali il miglioramento del tasso di occupazione; l’investimento nella ricerca e nello sviluppo; l’aumento della scolarità e la conseguente diminuzione degli abbandoni scolastici; il miglioramento dell’efficienza energetica; la promozione dell’utilizzo delle energie rinnovabili; la riduzione delle emissioni di gas serra; la diminuzione del tasso di povertà. Dall’analisi del territorio scaturiscono poi le “iniziative faro” che Asvicom Cremona vuole perseguire. Con l’iniziativa Re Mida si vorrà favorire l’accesso al credito delle imprese con particolare riferimento allo smobilizzo dei crediti a breve con il necessario ausilio dei confidi; con l’iniziativa Socrate si promuoverà il concetto della formazione quale elemento fondamentale per la competitività delle imprese e proporre piani formativi per imprenditori e dipendenti; con l’iniziativa Magellano si avvierà la partecipazione degli imprenditori a fiere ed eventi in Europa e all’estero; con l’iniziativa Triskell si appoggerà l’informazione in merito all’utilizzo di fonti di energia alternativa, gli investimenti volti alla produzione di energia “pulita” e l’impiego di materiali che migliorano l’efficienza energetica; con l’iniziativa E pluribus unum ci si muoverà al fine di favorire la creazione ed il consolidamento di forme aggregate d’impresa (reti d’impresa, consorzi, cooperative etc); infine con l’iniziativa Learning on the job si favorirà lo svolgimento del 5° anno di scuola degli alunni degli istituti professionali presso le aziende. Il contributo territoriale che, necessariamente dovrà nascere dalla coesione tra associati, Enti e Istituzioni locali» ha concluso il Presidente «accrescerà il prestigio del territorio e contribuirà al miglioramento regionale e nazionale in linea con le più generali politiche europee». Infine Tazza ha ufficializzato la carica di Antonio Pisacane che rivestirà il ruolo di segretario d’area cremonese e casalasca. « La filosofia con la quale cercherò di condurre il compito che mi è stato affidato» ha spiegato Pisacane «è quella della concretezza. Penso che oggi, più che mai, debba emergere un nuovo ruolo per una Associazione di categoria moderna, che non deve essere semplicemente quello di difendere in un’ottica lobbistica, ma ruolo centrale dovrebbe diventare quello di creare e sostenere la competitività delle imprese. Oggi è sotto gli occhi di tutti che chi non è competitivo è fuori dal mercato. Per fare questo bisognerebbe operare su due livelli. Primo: essere in grado di fornire servizi sempre più evoluti e al passo con i tempi. Secondo: la crescita competitiva delle imprese che rappresentiamo non può certo prescindere da un contesto territoriale che deve essere favorevole, ossia avvalersi di infrastrutture adeguate ed una pubblica amministrazione totalmente operativa, sempre efficiente e tempestiva. Mentre il primo livello vedrà essenzialmente impegnate le strutture tecniche del nostro sistema associativo, il secondo livello sarà strettamente di competenza dell’Asvicom nelle sue massime espressioni dirigenziali, che dovranno porsi obiettivi sempre chiari e determinati, come quelli elencati dal presidente Tazza, sui quali cercare sempre il confronto costruttivo e se possibile la condivisione».